Studenti Senza Frontiere è un’organizzazione che basa buona parte del suo operato su attività di volontariato all’estero e in Italia. Ci sembra pertanto doveroso, oltre che utile, esplicitare la visione che abbiamo sul concetto di volontariato internazionale.
Al giorno d’oggi, sono numerose le organizzazioni che si occupano di volontariato internazionale. Alcune volte, si tratta di organizzazioni di volontariato, ossia enti privati senza scopo di lucro. Altre volte si tratta di Organizzazioni Non Governative (ONG), che impiegano volontari internazionali. Altre volte ancora, si tratta di enti for profit che erogano un servizio a pagamento.
Nonostante in tutti e tre i casi si parli comunemente di “volontariato internazionale“, ci sono differenze importanti tra ognuno di essi, non solo dal punto di vista legale, ma anche – e soprattutto – nei tempi, negli scopi e nelle modalità in cui sono declinate le attività di volontariato all’estero. Tali differenze si riflettono notevolmente sulle caratteristiche dei volontari che operano nei diversi tipi di organizzazione, quali età, livello di preparazione, grado di coinvolgimento, motivazione, etc.
La distinzione più importante, tuttavia, concerne l’aspetto economico.
- Nel caso degli enti for profit, per esempio, un’agenzia di volontariato internazionale che propone un campo di volontariato eroga un servizio (l’esperienza nel campo di lavoro) per un cliente (il volontario).
- Nel caso delle ONG, qualora il volontario sia retribuito, è quest’ultimo ad erogare un servizio (la sua prestazione lavorativa) per l’organizzazione.
- Nel caso, infine, in cui il volontario svolga le attività in “modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione di cui egli fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà” si è di fronte all’attività di volontariato propriamente intesa.
A nostro avviso, non è necessariamente problematico chiamare nello stesso modo tre tipologie di attività così differenti, poiché riteniamo che sia compito di ogni organizzazione che si occupa di volontariato, qualunque sia la modalità, spiegare chiaramente come lo fa, a chi si rivolge e perché.
A chi ci rivolgiamo?
A studenti e giovani professionisti che vogliono adoperare spontaneamente e gratuitamente le loro conoscenze e competenze nei progetti di SSF perché credono fortemente nella Mission dell’organizzazione. Non si tratta di persone necessariamente in cerca di un’esperienza utile ad arricchire il proprio curriculum vitae, tantomeno di persone in cerca di un’esperienza a cavallo fra turismo e volontariato.
Come lo facciamo?
I volontari all’estero di SSF sono giovani laureati e non, che dopo essersi candidati ad una “call for volunteers”, indetta dall’organizzazione sulla base delle esigenze progettuali identificate con il Partner estero, sono stati selezionati dai responsabili di progetto e di programma interni ad SSF. Le spese relative al periodo all’estero sono a carico del volontario ad eccezione dell’alloggio e del vitto (salvo diversamente specificato) che sono a carico del Partner estero.
Perché?
Puntiamo sul protagonismo degli studenti e dei giovani per tre motivi:
- Crediamo che non ci sia modo migliore per esercitare la nostra Mission che farlo in prima persona.
- Vogliamo dimostrare che impegnarsi volontariamente per la propria comunità (o per il mondo) è un’abitudine che, se acquisita da giovani, ha un impatto molto positivo nella comunità e nella vita di chi la esercita.
- Siamo fermamente convinti che il valore della formazione debba essere messo al centro di tutti i processi di sviluppo che mirano ad essere endogeni, resilienti e sostenibili.